Operaio che lavora in fabbrica
17.1.23

Fondo di contrasto alla deindustrializzazione Marche e Lazio 2023

Chi può presentare la domanda:

Possono accedere alle agevolazioni le imprese manifatturiere già insediate o che intendono insediare nuove unità produttive in uno dei comuni di competenza dei seguenti consorzi industriali:

• Ex Consorzio per lo sviluppo industriale del Lazio Meridionale, fuso nel Consorzio Industriale del Lazio;

• Ex Consorzio per lo sviluppo industriale del Sud Pontino, fuso nel Consorzio Industriale del Lazio;

• Ex Consorzio per io sviluppo industriale Roma-Latina, fuso nel Consorzio Industriale del Lazio;

• Consorzio per lo sviluppo industriale Piceno Consind;

• Ex Consorzio per lo sviluppo industriale di Frosinone, fuso nel Consorzio Industriale del Lazio;

• Ex Consorzio per lo sviluppo industriale della Provincia di Rieti, fuso nel Consorzio Industriale del Lazio.

E’ necessario inoltre che alla data di presentazione della domanda le imprese:

• siano regolarmente costituite e iscritte al R.I.;

• siano in regola con il DURC;

• non si trovino in stato di liquidazione o fallimento o concordato preventivo.

I progetti e le spese ammissibili

Sono agevolabili investimenti volti al potenziamento o riqualificazione di insediamenti produttivi già esistenti, ovvero per l'insediamento di nuove unità produttive.

In particolare, i progetti devono ricomprendere almeno uno dei seguenti ambiti:

• ristrutturazione o realizzazione dell'immobile ove l'attività manifatturiera è svolta;

• ammodernamento e ampliamento per innovazione di prodotto e di processo di attività industriali, incluse le innovazioni tecnologiche e quelle volte alla digitalizzazione dei processi;

• investimenti immateriali;

• conversione di attività produttive a significativo impatto ambientale verso modelli di maggiore sostenibilità ambientale ed economica;

• avvio di nuove unità produttive.

Sono ammissibili le spese sostenute a decorrere dal 30 novembre 2021 e fino al 31 dicembre 2023 relative all’acquisto di macchinari, impianti, arredi, attrezzature e beni, anche immateriali, inerenti agli ambiti individuati, nonché opere murarie e opere impiantistiche strumentali.

Il contributo a fondo perduto. L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto, in conto capitale, di importo non superiore al 100% delle spese ammesse e comunque nel limite massimo di 200.000 euro per impresa.

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